Manca il mare. Una brutta poesia.

Il cielo è grigio
Il cielo è blu
Manca il mare
E non ne posso più.
Detesto le rime in poesia
Stanotte ho sognato che eri mia.
Mia come un maglione, una giacca, una sciarpa
Non so suonare uno strumento
Ma se vuoi imparo l’arpa.
Oppure impariamo il violino
Così tu prepari la cena
E io porto il vino.
Bianco rosso o rosè
Mi sfugge l’amore
E mi chiedo cos’è.
C’era una volta una bambina solitaria
C’era una volta una donna adulta
Passa la vita e il cuore non esulta
Ci prova il calice a colmare la mancanza
Mi sento in trappola in questa stanza
Chiusa e piccola
Grigia e gialla
Sei tutto ciò che vorrei non tornasse a galla.
Manca il mare
Manca il porto
Di emozioni sono a corto
E se poi a mancare fosse anche l’amore
Ti chiamerei per ore ed ore.
Una chiacchierata
Forse due
O tre
Prova a vedere nel mio cuore cosa c’è.
Non ho mai scritto una poesia
Cosi brutta e scontata
Accendo una sigaretta
E ai pensieri concedo una ventata
Nord
Sud
Ovest
Est
Pèrdono la bussola
E ritornano da me.
Passa Lucio
Anna e Marco
Ti sposerò
Forse in un parco
Se chiudi gli occhi un momento
Puoi sentire ciò che io sento
L’America è lontana
Novaglie è un brusio
Ridi, canti e parli
E forse speri
Che non sia io.

Perchè mi viene più facile se non ti conosco.

“Siamo fatti di sale, di sole, di sabbia e di mare.”

Ascolto i Thegiornalisti da 2 anni, ma sto iniziando a conoscere da poco Tommaso Paradiso. Amo il suo rendersi attuale nella mia generazione, nonostante abbia già 30 anni suonati e io un po’ meno.

In numerose interviste ha dichiarato di soffrire un po’ per un amore andato male. Tommaso? Ma come? Ha la fila dietro, è uno che di certo dovrebbe avere un’attraente e interessante mente accanto. Una donna che sarebbe sexy seduta a un tavolo a bere caffè, tè o vino, una che ti fa provare un orgasmo solo aprendo la sua mente. Ovvio, la mente già deve averla molto aperta, ma poi una ti ci deve fare entrare.. e se ci è entrato anche lui, beh…che sia Tommy o che sia il primo non-famoso-non-cantante non importa. Quello che mi lega a lui è proprio questo, lui scrive canzoni che riportano a un excursus della musica che ha ascoltato: da Dalla a Vasco per esempio..e questo l’ho notato subito durante il suo concerto a Milano all’alcatraz. Conoscevo solo 3 nuove hit dell’album Completamente Sold out e qualcuna in più degli album precedenti. Mi sono ritrovata ad ascoltare per la prima volta delle canzoni che mi hanno riportato in mente appunto quegli artisti che hanno fatto la storia della musica italiana. È stato fighissimo. Ero un po’ alticcia, in linea con gli altri, chi più chi meno. Niente, mi drogo dei Thegiornalisti da mesi e mesi ormai, il mio spotify va sul sicuro quando me li passa on air. Ed è strano, anche Levante mi ha emozionato molto all’inizio, anche Brunori, anche Dente. Tra questi preferisco sempre piu Dente e Brunori, soprattutto dopo essere andata solo al concerto di Levante. Il fatto è che mi identifico in Tommy, ma ancor di più credo che lui non si faccia molte pippe mentali a parlare di sé (mentre io che adesso volevo parlare di me mi ritrovo a un’introduzione forse fuori luogo). E per questo lo stimo tantissimo. Tempo fa su instagram aveva scritto che quella notte aveva mandato un messaggio a una donna alla quale non doveva più scrivere. Mi ha praticamente dato un cinque! Quante volte sarà accaduto? E quanto ancora me ne vergogno? E quanto vorrei poter rimediare? Ma per queste cose non c’è altro rimedio che scomparire. Montare in sella e andare, “disperato me ne vado in giro per la città”…magari “correndo a 2000 come un coglione[..]con gli occhi lucidi e la sigaretta”.
Tommy che cazzo abbiamo fatto di male?
Sono in un trip micidiale di lucidità e mi accorgo che la realtà è terribilmente così com’è. Ma no, dai! Non può essere, non ci credo! E invece devo crederci, ed è dura soprattutto se vivi in un mondo tutto tuo in cui se ti viene in mente di far finta che sia la prima volta ti impegni e lo fai. Ma il rancore e la memoria spesso (passami il termine e perdona il francesismo) ti inculano. Senza pietà. Passa un lasso di tempo davvero lungo e resta il rancore, o forse la memoria ti tradisce e decide solo cosa farti tornare in mente.
La memoria mente.
E ho mentito anche io, per allontanare ciò che mi faceva male.
Si sta da cani a volere ciò che ti disintegra, allora giochi la stessa carta.
Disintegri quello che ti fa male. Eppure dichiaravo amore, ma quell’amore disperato e non quello di Nada (disperatamente erotico e sensuale), ma quello di Dalla e Mina. Quello lì. Quello sì che è davvero disperato. Ti mette in croce. Ti ammazza e ti pretende, qualcosa di deleterio. Anche se non ci fossero le parole, la sola base musicale porterebbe alla mente un amore disperato. “Che è fermo come un sasso. Un cuore che è vigliacco e non sa volere bene. Prende le vite con un braccio coperte da catene. Inizia la partita, il diavolo vi sfida”.
E comunque questo mio status attuale è ormai definibile con “Non odiarmi” perchè la merda è volata davvero alta e io il cappello me lo sono tolto e ho avuto la mia parte di disgusto verso me stessa.
E sono punto e a capo. I miei gusti non cambiano, e sono bipolari. Esattamente così. E oggi è anche il World Bipolar Day (giorno di nascita di Vincent Van Gogh). Ironia, portami via.
I miei gusti sono limpidi. Mi piace quello per cui i miei occhi resterebbero svegli la notte, quello per cui nemmeno un attimo andrei via lontano. E io vado sempre via da sola, in cerca di me. Non di te, a me non importa un cazzo di te. E poi, te, chi? Cioè la bellezza non ha nome, oggi è MariaPaola, tra un attimo Andrea, domani Rebecca. Ho imparato a non tacere di fronte alla bellezza delle persone. “Pochezza”, sia chiaro. Risorse scarse per rimanere in linea con i miei studi. Risorse scarse. E mi riferisco a tutto tranne che alla bellezza fisica.

Insomma, faccio una fatica immane, più cresco e più mi si blocca la circolazione sanguigna alla lingua, i pensieri arrivano lì e balbetto. Poi meno trascorso ho e più parlo, dunque sono veramente genuina con chi conosco poco. “Sei davvero una bella persona/è un piacere averti conosciuta/ho fatto un chiacchierata con una persona meravigliosa come te, grazie” e blablabla.
E allora come cazzo è possibile che io spero spero e spero. E di sicuro morirò disperata, me lo sento ormai. Ma cazzo, la vita è una e io ho deciso di sperare di incontrare (di nuovo) per la prima volta una persona. Perdio! Come cazzo è possibile? È matematicamente impossibile. E nella realtà ci sono delle variabili caratteriali (di merda) che mettono da parte il buon senso di cominciare da capo. Cioè non esiste. Ma allora so già tutto della vita? La mia esistenza diventerà noiosa.
Oggi è all’estremo della malinconia, quella che mi porto addosso e pesa, pesa, pesa che mi fermerò a lasciare lo zaino per terra in un angolo di strada anche domani. O forse poserò lo zaino sulla bici mentre guido e alleggerisco il peso.
Mi sono rotta il cazzo di questo peso. Vorrei che se ne andasse per sempre. “La mia malinconia è tutta colpa tua”.

La lucidità mi stende.
Ma io sto bene, da Dio.
È solo che vorrei incontrarti.
Vorrei dirti che sei una bomba
Che mi fai girare e rigirare
per guardare come cammini
Come ti muovi
Eppure non ti vedo da secoli.
Come può essere?

RICAPITOLIAMO

È solo che vorrei incontrarti.
Quel giorno
Camminerai tra gli alberi
e io mi girerò
per non vederti svanire
e per capire davvero quanta bellezza c’è in te.
E per proporti un caffè.
Io, te, noi,
Per la prima volta
“Seduti in quel caffè”
A raccontarci che c’è forse un feeling
Che non c’è.
A parlare e ridere della vita
Che non c’è.
A tirare le somme di un conto impagabile
Di un prezzo indefinibile
Di un passato
Che non c’è
Perchè noi siamo ora
E il tempo si è fermato
In un istante
Che non c’è
E mi si ferma il battito
Per un amore di donna
Che non c’è
E sto facendo un sogno

Io,te, noi
In
Un
Libro
Che non c’è.

MA TU CHI SEI?

Ti piace scrivere?
Leggere?
Cantare?
Suoni qualche strumento?
Vai al cinema?
E a teatro?
Preferisci la tv accesa o spenta?
Ti piace la natura?
E, dimmi, il mare? Ti piace il mare?
Hai paura dell’amore?
Sei mai stata felice?
Ti andrebbe di fare due passi?
Sei sempre stata così bella?
Cos’è che ti ha portato ad esserlo?
Hai traumi?
Hai una famiglia?
E un amore segreto?
(Oh,certo! Non dirmelo se lo è.)
Ti piace far tardi la sera?
Ti svegli presto di solito?
Ti addormenti con la musica?
Ti piacciono le poesie?
Le tue preferite?
Hai mai scritto sul muro?
Hai una persona cara? Tuo padre, tua madre, tua nonna?
(Mi è piaciuto questo pomeriggio
Sono stata bene
E blablabla)
Quando ti rincontrerò?
Aspetta,
Voglio citare Renato.
E…
Grazie di questo incontro.

A TE, CHIUNQUE TU SIA, CON AFFETTO (PERCHÈ MI VIENE PIÙ FACILE SE NON TI CONOSCO).